“Il 10 settembre è il termine ultimo di divieto per gli abbruciamenti dei residui vegetali”, l’assessore provinciale Stefano Giaquinto risponde alle richieste dei cittadini e invita i sindaci a emettere ordinanze, così come dettato dal decreto legge dello scorso 24 giugno e dal decreto numero 152 del 7 luglio pubblicato sul burc numero 46 e voluto dal Presidente della Giunta Regionale Caldoro. Il divieto imposto, nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, sta per scadere dunque e così l’assessore all’Agricoltura della Giunta guidata dal presidente Domenico Zinzi ricorda che “da mercoledì tutto ritorna nella normalità e quindi si potranno incendiare residui derivanti da attività agricole, potature, sfalcio, ecc. Alle fasce tricolori il compito di informare i cittadini e definire nelle ordinanze le aree e gli orari in cui queste operazioni potranno svolgersi”. Provvedimenti che rispetteranno un decreto legge figlio del Governo Renzi, che tra l’altro proprio l’assessore provinciale e vicesindaco di Caiazzo ha in passato più volte contestato in quanto definito “non attento alle esigenze della categoria degli agricoltori” da richiederne con modifica. “Una situazione di grave disagio – commentò Giaquinto – che il settore agricolo subisce e deve sopportare”.


 

 

 

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