AVERSA – “Non  possiamo accettare che un amministratore cittadini si senta in diritto di avvicinare due agenti disturbando il loro servizio e turbando la loro tranquillità lavorativa e personale, pretendendo totale sottomissione alle sue pressioni e definire la loro presenza inutile”. E’ questo uno degli ultimi passaggi di una lettera che due agenti della Polizia Municipale di Aversa hanno inviato al sindaco Sagiocco, al presidente del consiglio Giuseppe Stabile, ai sindacati e ai colleghi per denunciare un episodio che ha coinvolto il consigliere comunale di maggioranza Nico Nobis.

“I due agenti – si legge nella missiva – il 19 settembre effettuavano il servizio moto montato di presidio del territorio come disposto. Nell’ora indicata si posizionavano tra via De Chirico e via Giotto per effettuare un posto di controllo, dopo pochi attimi vengono avvicinati da una persona che qualificatisi come consigliere comunale diceva: ma andate di la! Ci sono centinaia di ragazzi che disturbano tanto qui siete intimi, invece di continuare con questa presenza inutile andate di la!.  La nostra non immediata aderenza  atele ordine, l’aver fatto presente che nel rispetto dei ruoli e per opportunità tali valutazioni dovrebbero essere indirizzate semmai al dirigente della Pm e non ai singoli agenti in strada e l’aver poi manifestato l’impossibilità di intervenire in quel momento, in quell’area ed in quella circostanza, irritava a tal punto il consigliere che con tono minaccioso diceva: vuol dire che da domani obbligheremo il vostro dirigente Guarino ad ordinare questo servizio, poi allontanandosi lentamente a voce alta diceva: Ma andate a fare i verbali che ci servono i soldi per pagarvi gli stipendi. Secondo il consigliere il nostro servizio sarebbe stato inutile in quel luogo ma utile all’interno dell’area Bernini Center, area totalmente privata”.

Fin qui la descrizione soggettiva di quanto accaduto e che naturalmente ha avuto strascichi anche nei giorni seguenti: “Il giorno successivo – continuano i due –  il consigliere si è premurato di riferir al dirigente che i due agenti non avrebbero adeguato il loro servizio alle sue segnalazioni ottenendo che il dirigente rivolgesse agli scriventi una sorta di richiamo. Si precisa che il consigliere non ha assolutamente segnalato o denunciato eventi o circostanze, ma pretendeva che i sottoscritti andassero altrove, in particolare pretendeva che il nostro servizio si fosse espletato con interventi in un’area privata e nei confronti di ragazzini a suo dire pericolosi disturbatori delle attività commerciali site all’interno di quell’area”.

I due caschi bianchi, non hanno digerito, la sanzione del comandante e spiegano anche i risultati ottenuti in quella giornata: “Per la cronaca – scrivono – il giorno 19/9 fino ad un attimo prima della venuta del consigliere che di fato interrompeva l’attività iniziata, gli scriventi hanno contestato numerose violazioni, non per far soldi e pagarsi gli stipendi, ma per dovere del proprio ufficio, poco prima hanno intercettato  due soggetti pregiudicati per furto e ricettazione che si aggiravano in zona impedendo certamente qualcosa di spiacevole a danno di qualche onesto cittadini, questo alla faccia della presenza inutile. nostre, dopo che il consigliere si allontanava gli scriventi continuavano la loro attività istituzionale a presidio del territorio cittadino e sempre per la cronaca procedevano anche al controllo dell’area indicata dove non venivano notati centinaia di ragazzini pericolosi, ma solo un piccolo gruppetto  che non aveva per niente gli atteggiamenti descritti dal consigliere ed in ogni caso nulla gli sarebbe stato imputabile, a meno che non si fossero commessi arbitrari atti di abuso nei confronti di minori in uno spazio di proprietà privata”.

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