MADDALONI – Sapevano di un procedimento penale a loro carico e, per questo, avevano deciso di fuggire all’estero: marito e moglie, ritenuti gestori di una fiorente piazza di spaccio nel pieno centro di Maddaloni, nel Casertano, sono stati fermati oggi dai carabinieri del nucleo operativo di Caserta insieme ad altre sette persone.


I militari hanno eseguito un provvedimento emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere al termine di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica nei confronti di Francesco Pisanti, 40enne di Maddaloni, di sua moglie Antonietta Tagliafierro, di 52 anni, di Antonio, Domenico e Valerio Izzo, rispettivamente di 52, 27 e 25 anni (padre e due figli), di Giorgio Monteforte, di 29 anni, Alessandro Motta, di 27, Mauro Baccigalupi, di 29 e Giuseppe Aragosta di 26 anni. Tutti sono accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. La piazza di spaccio è stata scoperta dai carabinieri durante indagini effettuate monitorando utenze telefoniche e attraverso le immagini di alcune telecamere installate “ad hoc” in punti nevralgici tra Maddaloni e Caserta. Centro primario dell’attività di spaccio della droga, in prevalenza hashish, era il centro di Maddaloni: a gestirla erano Pisanti e la moglie, insieme a Giorgio Monteforte e la famiglia Izzo, titolari di un negozio di intimo del comune casertano. Secondo quanto accertato dai militari dell’Arma, la piazza di spaccio era in grado di movimentare diverse decine di chilogrammi di hashish. Di recente i carabinieri avevano sequestrato in casa della sorella di Antonietta Tagliafierro 111 panetti di hashish. Nell’abitazione di Pisanti sono stati sequestrati circa 10mila euro.

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