Dopo la pronuncia del Riesame che ha ridimensionato l’impianto accusatorio dell’inchiesta Medea, annullando l’ordinanza di custodia cautelare sia per l’ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio che per l’ex consigliere regionale Angelo Polverino e il deputato Carlo Sarro, l’imprenditore Pino Fontana resta il fulcro per gli inquirenti. Non solo le intercettazioni ma anche le parole di quattro collaboratori di giustizia che lo hanno chiamato in causa. Rivelazioni da riscontare, che a breve, potrebbero arricchirsi di un memoriale che il suo legale, l’aversano Paolo Trofino, potrebbe scegliere di presentare nel giro di poco tempo. L’inchiesta Medea,si ricorda, aveva svelato come ci fossero interessi del clan dei casalesi sulle gare di somma urgenza per il settore idrico regionale.