Dire che la misura è colma non rende l’idea di quanto successo ad Orta di Atella negli anni del cemento. Nella seconda puntata dell’inchiesta di Campania Notizie sulla farmacia Sagripanti in via Toscanini, chiusa lo scorso febbraio, racconteremo una vicenda che nemmeno la mente del più fantasioso scrittore di gialli potrebbe partorire. I locali che per anni hanno ospitato la struttura sono stati realizzati in seguito ad una denuncia di inizio attività irregolare. Chi conosce la realtà ortese starà sorridendo: “E che sarà mai, abbiamo visto di peggio”. Ma nel caso della farmacia il peggio deve ancora venire. La Dia non solo non è legittima ma addirittura è “fantasma”. Nel senso che non c’è alcuna traccia al protocollo del Comune. O meglio, come potete osservare dalle foto che pubblichiamo in esclusiva, il numero di protocollo è il 14702 del 14 novembre 2006. Allora? Nulla, se non fosse che a quel numero corrisponde un’altra richiesta presentata da uno straniero e non riguardante questioni urbanistiche. Incredibile ma vero. Siamo di fronte quindi al gioco delle due carte. Un delle due è però falsa. Più falsa delle altre relative a tutti i porticati trasformati abusivamente in abitazioni.

Nel caso dei locali della farmacia si configurerebbe un rosario di reati. Non solo edilizi. Ma anche truffa e violazioni varie ed eventuali. Sul piano urbanistico è pacifico che la struttura non poteva diventare abitabile. Era e doveva rimanere un porticato. Balza agli occhi inoltre, lo si evince dalla Dia che pubblichiamo sempre in esclusiva, che la certificazione riguarda sia il sottotetto dell’immobile che il piano terra. Non esiste. La ciliegina sulla torta dell’imbroglio è la presentazione “fantasma” della denuncia di inizio attività. La comunicazione non risulta nemmeno in altri numeri di protocolli. Non possiamo nemmeno supporre che sia stata bruciata com’è avvenuto per tante altre durante il boom edilizio. A quei tempi l’ufficio tecnico alimentava più fiamme di un forno crematorio. Sulla metamorfosi dei locali di via Toscanini nero su bianco non risulta nulla. Un arcano che potrebbe svelare solo la magistratura. Ci auguriamo che sia fatta chiarezza in tempi brevi. Anche se la caccia ai fantasmi del passato non sarà per nulla facile.

Mario De Michele

 

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