PIEDIMONTE MATESE – Nelle ultime ore la Compagnia Carabinieri di Piedimonte Matese, ha predisposto una vasta operazione per contrastare i fenomeni di inquinamento ambientale e gli abusi edilizi nelle aree protette del Parco Regionale del Matese. Nel corso dei controlli, ad Alife, i militari della locale Stazione hanno sottoposto a sequestro una ditta che si occupa della lavorazione di metalli.

I Carabinieri hanno accertato l’assenza di qualsiasi autorizzazione per l’emissione in atmosfera di polveri inquinanti derivanti dalla lavorazione del metallo, verniciatura e sabbiatura, e il deposito incontrollato nel terreno circostante la struttura, di rifiuti speciali derivanti dalle predette lavorazioni. La struttura e l’intera area, di circa 500 mq., sono finiti sotto sequestro, mentre il titolare, un 32enne di Piedimonte Matese, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Stessa sorte, per una coppia di Piedimonte Matese, un 65enne e una 55enne, che erano intenti, in qualità di proprietari, alla realizzazione di alcuni fabbricati in una zona periferica di Piedimonte, in assenza delle prescritte concessioni edilizie. Per questi motivi è stata emessa una ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi. Continuano così senza sosta le attività dell’Arma per salvaguardare la tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico, quest’ultima operazione segue infatti di solo 48 ore, quella portata a termine nella zona di Castello del Matese, dove è finita sotto sequestro una maxi discarica abusiva, di circa 5.000 mq., su cui venivano sversati rifiuti di ogni genere, con l’arresto del responsabile.

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