La terza sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Erval Appalti Srl, rappresentata dai legali Angelo Clarizia e Mario Caliendo, contro l’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Caserta nel 2015. La sentenza, che ribalta quella di primo grado emessa dal Tar della Campania, è stata pubblicata lo scorso 21 giugno. Può esultare su tutta la linea Umberto Zara, imprenditore ed ex patron dell’Asd Nuova Casapesenna, anch’essa raggiunta, a inizio giugno di un anno fa, da un provvedimento interdittivo, firmato dal prefetto Arturo De Felice proprio in virtù delle interdittive che avevano colpito la società di costruzioni. La società sportiva si era vista affidare il campo comunale dal commissario prefettizio che ha guidato la città ma ha poi dovuto lasciarlo. I giudici di Palazzo Spada hanno evidenziato come il provvedimento del prefetto fosse totalmente privo di motivazione “ma solo – come già la precedente informativa del 2011 – un elenco di note informative pervenute alla Prefettura dalle varie autorità di polizia e dal Gruppo Investigativo Antimafia, senza alcun cenno al rispettivo contenuto senza neppure una sintesi, per quanto sommaria, degli elementi ritenuti significanti, elencazione alla quale è stata aggiunta soltanto l’ulteriore circostanza che il provvedimento interdittivo del 2011 non è stato mai impugnato. Ne segue, che, nella specie, manca, all’apparenza, qualsivoglia autonoma valutazione dei vari elementi contenuti negli atti presupposti da parte dell’autorità prefettizia, per cui il provvedimento interdittivo impugnato non può considerarsi adeguatamente motivato“. Peraltro è privo anche di istruttoria. Si chiude una brutta vicenda per Umberto Zara che in verità non ha mai avuto dubbi sull’esito della battaglia giudiziaria. L’imprenditore si è preso una bella rivincita.

 

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui