Carlo Pascarella
CASERTA – E’ soprattutto la “167” di Caserta la zona più colpita dall’ondata di episodi di microcriminalità nelle ultime settimane. L’ultimo raid in ordine di tempo si è verificato mercoledì sera in piazza Ungaretti: i malviventi non si sono limitati a spiare le mosse di un automobilista facendone la “preda” di turno da colpire, ma hanno anche danneggiato la sua vettura prima di portare via il portafogli, che l’uomo aveva incautamente lasciato incustodito il portafogli con all’interno soldi e documenti, e l’impianto stereo. Vittima dei “soliti ignoti” è stato un cinquantaseienne, Nunzio Lauro, di Caserta. L‘uomo ha posteggiato la vettura intorno alle 21 per andare a casa dimenticando il portafogli nel vano portaoggetti. Non immaginava minimamente che quella distrazione gli sarebbe costato cara. Quando si è accorto di non avere i documenti personali con sé, è tornato al parcheggio ed ha trovato l’amara sorpresa: i ladri avevano colpito. Era stata forzata una portiera della sua Panda e del portafogli non c’era più traccia. Così anche dello stereo, per asportare il quale i delinquenti hanno danneggiato l’interno del veicolo. A quel punto l’uomo si è rivolto alla polizia. Una pattuglia della Squadra volante si è recata sul posto “raccogliendo” la denuncia dello sconsolato cinquantaseienne, quindi ha avviato ricerche e indagini. Per il momento, però, nessuna novità positiva. Ma come evitare di subire i furti in auto? A Caserta sta sempre più spesso capitando di assistere alla “razzia” di oggetti di valore in auto, talvolta senza che i ladri rompano il vetro dell’auto. A volte è sufficiente lasciare per pochi minuti l’auto parcheggiata in seconda fila con le porte rigorosamente chiuse a chiave, tornare e trovarla comunque aperta e senza navigatore satellitare ed altre cose importanti. Come può accadere una cosa del genere? Come fanno ad aprire le auto parcheggiate così in fretta e senza attirare l’attenzione? Hanno per caso una chiave universale? E come fanno ad agire in pochi minuti? Le domande sono tante: pare che anche a Caserta ci siano malviventi comuni che usano tecnologie digitali. Ci sono degli apparecchi in grado di bloccare la chiusura automatica delle porte entro un raggio di pochi metri. Si chiamano jammer. I ladri li usano sulle frequenze della chiusura automatica delle porte di un auto. Quando il proprietario clicca sulla clip per chiudere l’auto, di fatto quest’ultima non si chiude. A quel punto il ladro aspetta che l’automobilista si allontani per agire indisturbato.