Prima  la visita del prefetto di Caserta,Caserta Pagano, che ha voluto rendersi conto dei meccanismi organizzativi attivati con il com, e, nel pomeriggio, l’incontro dell’assessore regionale  ai lavori  pubblici e protezione civile , cave e territorio, Edoardo Cosenza con sindaci, rappresentanti della prefettura, responsabili del vigile del fuoco e della protezione civile regionale.  In particolare un più efficace coordinamento, è il caso di dire, tra il centri comunali operativi ed il com intercomunale.

Quello più marcatamente operativo è stata la riunione  tecnica a porte chiuse nei locali dell’ufficio tecnico comunale. Un incontro, quello dell’assessore Cosenza per avere una ricognizione di quanto effettuato o da fare anche in relazione alla dimensione effettiva dell’evento tellurico, per chiarire una serie di aspetti organizzativi finalizzati alla risoluzione di incombenze e mansioni che impegnano ed impegneranno i comuni ed altri organi dello stato e della regione  dopo  scossa sismica di domenica scorsa ed all’indomani della costituzione del centro operativo misto, presso la caserma del corpo forestale dello stato, presieduta dal vice prefetto Luigi Palmieri .  “ E’ stata una messa a punto dei ruoli, delle procedure per gli accertamenti dei danni e delle priorità” spiega  il vicesindaco Costantino Leuci. Nel concreto ?”  I vigili del fuoco proseguiranno il lavoro di verifica dei sopralluoghi . Un primo livello che sarà approfondito e supportato dalle squadre della protezione civile in tutti quei casi in cui sarà necessario” conclude Leuci. In effetti sono tante le segnalazioni presentate dai cittadini( quella della raccolta delle segnalazioni è stata una fase  con non poche difficoltà): da qui la messa a punto per  superare il rodaggio  delle verifiche seguite alla scossa domenicale che ha creato un panico generalizzato. Presente anche il sindaco Vincenzo Cappello, rientrato, i sindaci di Castello del Matese e San Gregorio Matese Antonio Montone e Giuseppe Mallardo. L’assessore Cosenza si è recato anche a Castello per rendersi conto della situazione di viabilità “precaria” creatasi dal distacco di massi da monte Cila. Un fenomeno periodico (il tratto più pericoloso appartiene al comune di Piedimonte Matese) che non è stato mai risolutamente affrontato se non con interventi parziali di bonifica.

Michele Martuscelli

 

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