Ventiquattro imprenditori denunciati per inosservanza delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro con oltre dieci attività sospese per eccessivo uso di lavoratori “in nero”, ovvero senza alcuna forma contrattuale. E’ il bilancio dei controlli posti in essere in numerose aziende del Casertano attive nell’edilizia e nel settore tessile-calzaturiero dai Carabinieri del Comando Tutela del Lavoro. Ad Aversa e Casaluce è stata sospesa l’attività di due calzaturifici e un laboratorio tessile perché sono stati trovati 15 lavoratori in nero su 15, così a Sant’Arpino, dove i militari in due aziende tessili intestate a cittadini pakistani c’erano venti addetti di cui 15 senza contratto. I carabinieri hanno inoltre sospeso l’attività di dieci cantieri edili nei comuni di Portico di Caserta, San Marcellino, Cellole, Parete e Lusciano, dove sono stati individuati 16 lavoratori in nero su 18 controllati. Numerose le violazioni accertate alla normativa sulla sicurezza, relative soprattutto alla mancanza dei dispositivi di protezione individuali per gli addetti, all’inidoneità dei ponteggi e alla mancanza di formazione e informazione sulle mansioni da svolgere e sui rischi connessi all’attività. In totale sono state erogate sanzioni amministrative per circa 300.000 euro e contravvenzioni penali per 150.000 euro.