Il 2019 si preannuncia come l’anno della bonifica di uno dei siti in cui sono stati stoccati rifiuti tra i più pericolosi attualmente mappati in Campania: l’ex Cava Monti. Si è infatti completata la convenzione tra Comune di Maddaloni (ente attuatore) e Arpac. In pratica, si mette fine all’emergenza delle “esalazioni di idrocarburi aromatici in atmosfera”. Dopo il finanziamento regionale pari a 15 milioni di euro e l’avvio della caratterizzazione fisico-chimica dell’invaso dell’ex Cava Monti (contenente circa 300 mila tonnellate di rifiuti speciali, secondo i consulenti della Procura della Repubblica di S. Maria C.V.) c’è anche l’atto formale finale: l’Arpac sovrintenderà a tutte le operazioni propedeutiche alla «messa in sicurezza del sito.