CASTEL VOLTURNO – Incarico di consulenza a un pool di esperti per stabilire se madre e figlia scomparse nel 2004, i cui resti furono trovati l’anno scorso in un’intercapedine della villetta di Castelvolturno, avessero pulsioni suicide. Il pm della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Silvio Marco Guarriello, ha conferito un nuovo incarico di consulenza a psichiatri e docenti universitari per far luce sulle eventuali patologie psichiatriche di Elisabetta Grande e di Maria Belmonte, moglie e figlia dell’ex medico Domenico Belmonte.

La morte delle due, infatti, dalla perizia autoptica, e’ stata fatta risalire al 2004 e tra le cause il suicidio e’ indicata dal perito come la piu’ probabile anche per le tracce di benzodiazepine in una bacinella rinvenuta accanto ai resti umani. Belmonte e’ indagato per omicidio e occultamento di cadavere assieme all’ex genero, Salvatore Di Maiolo. I medici nominati dal pm che sta indagando sul ritrovamento dei corpi sono Nunzio Michele e i suoi collaboratori Giulio Di Mizio e Emanuela Boille, chiamati a far luce sulla patologia di cui erano affette le due donne; dovranno riuscire a capire se queste ultime fossero esposte, nel 2004, a rischi autolesionistici e di quale entita’. Agli esperti competera’ inoltre il compito di ricercare nessi tra le terapie prescritte alle due donne e i medicinali il cui principio attivo e’ stato isolato dal consulente del pm, Francesco Introna nel corso della sua indagine nel vano dove sono state trovate le donne. In ultimo, dovranno svolgere ogni utile accertamento volto a ricostruire la dinamica della morte delle due donne.

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