Il Tar della Campania annulla la disposizione del sindaco Antonello Velardi riguardante la chiusura della Ecopartenope, ditta con sito di trattamento rifiuti pericolosi e non che insiste nella zona industriale di Marcianise. Il collegio giudicante della Sezione Quinta (presidente Santino Scudeller) si è infatti espresso accogliendo il ricorso presentato dalla società. Il 31 luglio dello scorso anno Velardi aveva infatti firmato un’ordinanza sindacale di sospensione dell’attività per la ditta, dopo le anomalie riscontrate in un sopralluogo di Arpac e vigili del fuoco relativi all’omessa presentazione della SCIA antincendio. La decisione urgente del sindaco era già stata sospesa l’11 settembre grazie ad un ricorso presentato d’urgenza dagli avvocati al Tar della Campania, che nei giorni scorsi ha quindi emesso la sentenza sul caso. Esaminando il caso i giudici amministrativi hanno bocciato e annullato l’ordinanza del sindaco in quanto “l’autorità emanante non ha dimostrato la sussistenza di una concreta ed incombente situazione di pericolo per la pubblica incolumità, tale da giustificare l’emissione di un’ordinanza contingibile ed urgente, con la sospensione ad horas dell’attività, senza una previa diffida a rimuovere le situazioni rilevate e ad adeguare l’impianto agli standard vigenti entro un congruo termine, secondo gli ordinari principi di gradualità e proporzionalità insiti nell’ordinamento”. Inoltre, con una motivazione simile a quella utilizzata per la sospensione dell’ordinanza, il Tar ha ricordato come “poteri ordinari in materia sono rimessi alla Regione Campania, la quale – anch’essa destinataria dei rapporti dell’ARPAC e dei Vigili del Fuoco – si è limitata a diffidare in data 1 agosto 2018 l’interessata a regolarizzare la propria situazione”. Il Tar invece non ha accolto la domanda risarcitoria da parte della Ecopartenope, compensando tra le parti le spese di giudizio.