Il tribunale di sorveglianza ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato Nicola Musone ed ha disposto la scarcerazione di Carmela Allegretta, 35enne di Marcianise e cognata di Camillo Belforte. Potrà scontare il resto della pena agli arresti domiciliari. Non solo, perché i giudici hanno accolto anche la richiesta di ammissione al regime di semilibertà. Era stata arrestata a maggio per scontare una pena complessiva e definitiva a cinque anni di carcere insieme a Camillo Belforte ed al medico Giuseppe Di Maio. L’arresto scattò dopo che la Cassazione ebbe a respingere i ricorsi presentati dai tre accusati, a vario titolo, di concorso in falsità materiale e falsità ideologica commessi dal pubblico ufficiale in atti pubblici. In particolare Giuseppe Di Maio, in qualità di medico in servizio presso il Reparto di Igiene Mentale dell’Asl di Marcianise, su indicazione di Camillo Belforte e Carmela Allegretta, ha svolto il ruolo da intermediario per la redazione di falsi certificati in favore di Maria Buttone, madre Camillo Belforte e moglie di Domenico Belforte, nonché personalmente redatto certificati medici attestando in favore di Maria Buttone patologie inesistenti o enfatizzando patologie esistenti al fine di fargli ottenere, in sede giudiziaria, benefici detentivi.

 

 

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