Nella mattinata odierna, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura di Santa Maria Capua Vetere, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Mondragone hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di due cittadini albanesi, Rustem LLeshi e Ervis Murra, gravemente indiziati dei reati di associazione finalizzata alle rapine con l’uso di armi, estorsioni e ricettazione. Il provvedimento cautelare rappresenta la conclusione di un’articolata attività d’indagine, condotta dai Carabinieri di Mondragone, su coordinamento di questo Ufficio, dall’Aprile al Settembre del 2013. L’attività investigativa, ha infatti, permesso di identificare un gruppo di persone dedito alla commissione di una pluralità di reati contro il patrimonio (rapine, ricettazioni, estorsioni), posti in essere anche con l’ausilio di armi, su tutto il territorio della provincia di Caserta in danno di imprenditori di aziende agricole e di allevatori di capi bufalini. Il modus operandi consisteva nel rapinare i costosi mezzi agricoli impiegati nell’attività per, poi, estorcere denaro ai titolari delle aziende al fine di evitare la definitiva perdita del bene. Il gruppo, operante in modo stabile ed organizzato, era costituito da diversi soggetti, albanesi ed italiani, 5 dei quali in data 26.09.2013 sono stati oggetto di un decreto di fermo del P.M. per gli stessi reati in contestazione nel provvedimento cautelare in esame. In definitiva, l’indagine ha permesso di identificare gli autori di più di 15 rapine ed estorsioni, permettendo di arginare un fenomeno criminale di grave allarme sociale che aveva interessato, in maniera capillare, la provincia di Caserta nell’anno 2013. La misura cautelare emessa nei confronti dei due odierni indagati -per i restanti sette del gruppo si procede in stato di libertà- si è resa necessaria atteso il concreto ed attuale pericolo di recidiva nei confronti dei citati cittadini albanesi uno dei quali è stato condotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, l’altro, invece, è destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari.

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