Da questa mattina, su ordine dell’ufficio demolizioni istituito presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è in corso la demolizione di un immobile abusivo ubicato in via Domitiana n.59 nel territorio del comune di Mondragone. Si tratta di manufatto ultimato, di circa 100 mq, considerato totalmente fatiscente e pericolante, con rischio igienico sanitario, ubicato in una zona di forte impatto ambientale coperta da vincolo paesaggistico ambientale, vincolo idrogeologico e vincolo sismico. Si precisa che detto manufatto è stato acquisito al demanio comunale, così come previsto dalla legislazione vigente nelle ipotesi in cui non venga data ottemperanza all’ordinanza di demolizione da parte dell’autore dell’abuso edilizio, i cui eredi risultano proprietari di altri immobili per civile abitazione e non utilizzavano il suddetto immobile come loro abitazione, né principale né secondaria. L’ordine di demolizione disposto dalla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere prevede l’abbattimento totale del manufatto abusivo; l’acquisizione dell’area di sedime sulla quale insisteva il manufatto; l’attivazione delle procedure tendenti al recupero delle spese giudiziarie nei confronti del costruttore abusivo condannato con sentenza definitiva; l’integrale applicazione della normativa in tema di sicurezza nei cantieri e il recupero dei materiali residuati dalle demolizioni. Prosegue, dunque, nel casertano – territorio devastato da costruzioni abusive – l’attività di demolizione di manufatti illecitamente costruiti oggetto di sentenza di condanna definitiva, anche in attuazione del protocollo d’intesa intervenuto il 26 maggio 2008 tra il Procuratore Generale presso quella Corte di Appello e i Procuratori del Distretto.  La Procura di Santa Maria Capua Vetere – si legge in una nota –  intende fermamente dare impulso alla doverosa demolizione di manufatti abusivi, al fine di garantire il ripristino, per quanto possibile, dell’integrità del territorio, o, comunque, della situazione quo ante e di riaffermare i principi di legalità e giustizia in una provincia in cui a lungo è stata praticata e alimentata invece l’illegalità. L’attività di demolizione, come in genere l’attività di repressione/prevenzione, in realtà, sensibilizza le comunità a un uso del territorio appropriato e rispettoso; le demolizioni trasmettono il segnale inequivocabile che l’abusivismo viene combattuto fino in fondo e che, soprattutto, non conviene. E’ infatti importante che il provvedimento ablativo venga percepito come giusta (anche se inflessibile) attuazione della legge.


 

 

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