Il Gup del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Cettina Scognamiglio ha condannato al termine del rito abbreviato a otto anni di reclusione i due coniugi bulgari, Slavi Toshkov Yosifov di 39 anni e Anka Shtiliyanova di 37, arrestati nell’aprile scorso dai carabinieri con l’accusa di aver venduto neonati partoriti da giovani ragazze bulgare a coppie italiane sterili con conseguente alterazione di stato dei piccoli.
Due le “pratiche di vendita” andate a buon fine; ogni neonato è stato pagato 20 mila euro. Il giudice ha inoltre condannato a 7 anni e 4 mesi di carcere anche il componente italiano dell’associazione, Antonio Maione di 56 anni, mentre per la figlia Luisa Maione è stata comminata una pena di due anni e otto mesi per il solo reato associativo. Condanne anche per le due coppie italiane, residenti a Santa Maria Capua Vetere e Casal di Principe; il giudice ha però riconosciuto le attenuanti generiche ai quattro genitori condannandoli a 2 anni e 4 mesi di reclusione. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere non ha inoltre richiesto a carico dei quattro l’applicazione della pena accessoria della perdita della potesta genitoriale confermando la scelta emersa in fase di indagine, quando il pubblico ministero Andreana Ambrosino e l’aggiunto Raffaella Capasso non richiesero l’arresto dei coniugi acquirenti essendo stato giudicato prevalente l’interesse dei minori, che hanno ormai tre anni, di restare nella famiglia adottiva. Il Gup ha infine dichiarato la falsit… degli atti di nascita.