Dopo il rinvio dello scorso 27 gennaio ulteriore slittamento per l’udienza preliminare sugli abusi edilizia ad Orta di Atella in programma stamattina. Il Gup Valentina Giovanniello ha fissato la nuova data per il 6 maggio accogliendo le istanze di alcuni avvocati che hanno mosso una serie di eccezioni tra cui anche quella della competenza territoriale del Tribunale Napoli Nord rispetto al quello di Santa Maria Capua Vetere, dove ha avuto il via l’inchiesta. Da valutare anche la legittimità di alcune costituzioni di parte civile e, come avvenuto la volta passata, qualche caso omessa o vizio di notifica. Come annunciato a Campania Notizie dal sindaco Andrea Villano il Comune di Orta di Atella si è costituito parte civile.
In verità lo ha fatto con una memoria molto generica senza specificare le condotte illegali da cui sarebbe derivato il danno all’ambiente, allo sviluppo urbanistico, all’immagine della città e ai costi per le demolizioni degli immobili abusivi. Dunque tutto rinviato al 6 maggio. Il giudice si pronuncerà sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Patrizia Dongiacomo nei confronti di 63 persone. Lungo il rosario delle accuse: abusi edilizi per favorire amministratori e loro amici imprenditori e altre gravi violazioni commesse a vario titolo dagli anni del boom edilizio fino al 2014. Tra gli indagati spiccano i nomi degli ex sindaci ortesi Angelo Brancaccio, detenuto per 416 bis, e Giuseppe Mozzillo, e del consigliere comunale di maggioranza Raffaele Elveri. Mentre tra gli imprenditori figurano personaggi noti come i fratelli Aprovitola, che hanno realizzato centinaia di appartamenti, i Ciccarelli dell’Ital Casa Immobiliare, i quali hanno costruito il famigerato Parco Oliteama assieme a Franco Setola, cugino di Giuseppe Setola, stragista dei Casalesi. Nomi eccellenti sono anche quelli degli imprenditori Del Prete. Coinvolti anche i dirigenti Francesco Silvestre e Adele Ferrante, entrambi sospesi dal servizio fino alla decisione sull’eventuale rinvio a giudizio.
Mario De Michele
TUTTI I NOMI DEGLI INDAGATI