Confermate in Corte d’appello a Napoli le condanne per l’omicidio del postino Giuseppe Quadrano, cugino omonimo del pentito di camorra. Nel secondo grado di giudizio è stata confermata la condanna a 30 anni di carcere nei confronti di Sebastiano Panaro, mentre è stata rideterminata da 30 a 20 anni di reclusione quella nei confronti di Francesco ‘Cicciariello’ Schiavone, cugino omonimo del superboss del clan dei casalesi ‘Sandokan’. Due giorni fa c’è stata l’udienza in Corte di Assise al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere del processo a carico di Francesco ‘Sandokan’ Schiavone, accusato di essere stato il mandante dell’omicidio del postino Quadrano. L’omicidio risale al 1996: Giuseppe Quadrano, omonimo del killer di Don Diana, venne ucciso, secondo la Dda, per rappresaglia dopo la scelta proprio dell’altro Quadrano di pentirsi. Il postino fu raggiunto fuori al bar ‘Orientale’ a San Cipriano e trucidato con 12 colpi di pistola, pagando con la vita le vicissitudini delle esistenze altrui e la furia di una stagione macchiata dal sangue di molti innocenti.