“Confindustria condanna duramente le aziende che mettono in atto una truffa ai danni dello Stato e mettono a rischio u propri lavoratori”. Cosi’ il presidente di Confindustria Caserta, Luciano Morelli, interviene sulla morte di un uomo di 54 anni caduto mentre si trovava all’interno di un’azienda di Marcianise, che si occupa di componentistica per costruzioni navali, da cui risulta essere stato messo in mobilita’ all’inizio dell’anno. “Non si risulta essere un’azienda associata di Confindustria – dice Morelli – perche’ noi siamo ben vigili su certe situazioni e ci battiamo per la legalita’. E’ un crimine. Qui vengono meno due aspetti fondamentali, il rispetto della legge sul lavoro e la tutela dei lavoratori”. Stessa condanna arriva anche da parte di Camilla Bernabei, segretario generale della Cgil Caserta. “Siamo in un periodo di crisi nel quale spesso le aziende per far fronte alle loro difficolta’ giocano sulla mobilita’”, dice. “La mobilita’ – continua la segretaria Cgil – significa la fuoriuscita del lavoratore dall’azienda. Se c’e’ e lavora, e’ una forma di illegittimita’ che squalifica anche il ruolo di ammortizzatore sociale: anche questo e’ lavoro nero. Siamo arrivati proprio al limite. Non c’e’ etica, un recupero del territorio con questo tipo di impresa non ci puo’ essere”. Intanto, nello stabilimento di Marcianise i carabinieri stanno effettuando ulteriori accertamenti e sopralluoghi per capire la dinamica dell’incidente. I militari stanno ascoltando anche dei testimoni. L’uomo sarebbe precipitato da un’altezza di 8 metri ed e’ morto nella notte.