Blitz antiabusivismo nella palazzina dove abita il consigliere comunale di maggioranza Francesco Ragozzino in via Cellini n. 8 ad Orta di Atella. Lo scorso 10 gennaio i carabinieri della locale stazione, guidati dal solerte comandante Lorito, hanno effettuato un accurato sopralluogo per verificare se la realizzazione dell’opera e gli interventi successivi siano conformi alla concessione edilizia e se il titolo autorizzativo sia legittimo. L’operazione dei militari dell’Arma è scattato in seguito a un esposto-denuncia, a quanto pare presentato addirittura da un consigliere di maggioranza. I carabinieri hanno raccolto elementi indiziari anche sulla palazzina accanto, quella al numero civico n. 6, che è allo stato grezzo e dove erano in corso dei lavori (sospesi dopo il blitz). Lavori che, a detta del denunciante, sarebbero abusivi in quanto l’immobile, così come l’edificio al civico n. 8, sarebbe stato costruito con una concessione edilizia illegittima, rilasciata senza una preventiva lottizzazione della zona. Inoltre, si legge nella denuncia, i lavori per il completamento dell’edificio allo stato grezzo sono stati effettuati sulla base di una concessione che, come oltre a essere illegittima, sarebbe anche scaduta da anni. Come se non bastasse, questo stesso edificio sarebbe stato costruito con un eccesso di cubatura e superficie. Al piano terra invece di un porticato, come previsto dalla concessione, è stato realizzato un porticato. Entrambe le palazzine, finite nel mirino degli investigatori, sono di proprietà dei nonni del consigliere Ragozzino. Quest’ultimo, che recentemente ha convolato a giuste nozze, abita in un sottotetto trasformato a mansarda in vista del matrimonio. Si addenserebbero nubi anche sulla Scia (segnalazione certificata di inizio attività) presentata al Comune per trasformare il sottotetto in mansarda. L’articolata operazione dei carabinieri ha riguardato anche la zona cimiteriale, dove insistono decine di capannoni di proprietà sempre dei nonni di Ragozzino. Gli uomini della Benemerita hanno bloccato i lavori di ampliamento di uno dei capannoni. Si potrebbe profilare il sequestro preventivo dell’intera area, anche perché si ipotizza che i capannoni siano stati realizzati all’interno della fascia di rispetto cimiteriale. Insomma, per la famiglia Ragozzino, dopo i festeggiamenti per il matrimonio del consigliere comunale, si preannunciano giorni meno felici.
Mario De Michele