Blitz antiassenteismo al Comune di Orta di Atella. L’operazione dei carabinieri è scattata stamattina. I militari dell’Arma si sono fiondati negli uffici del municipio di via Petrarca per controllare presenze e tesserini marcatempo. I controlli sono stati capillari e si sono estesi anche ai lavoratori socialmente utili impiegati nelle scuole e nei servizi domiciliari per le persone non autosufficienti. Lo scorso 19 giugno il Comune ortese salì agli onori (?) della cronaca per la maxi-inchiesta antiassenteismo in cui furono coinvolti con 85 dipendenti su 128 accusati di truffa aggravata e false attestazioni o certificazioni. Ventiquattro di loro furono raggiunti da misure restrittive. Gli inquirenti scoprirono un sistema consolidato e ben organizzato quello messo in atto dai dipendenti comunali di Orta di Atella. La misura scattò per coloro che, dal marzo al maggio 2013, periodo in cui erano state installate le telecamere nel municipio, si sono resi autori di più di 40 violazioni. Tutti gli altri hanno utilizzato il sistema della vidimazione collettiva del badge marcatempo un numero inferiore di volte. Addirittura, i lavoratori socialmente utili erano liberi di timbrare per i loro colleghi assenti, anche in presenza di vigili urbani, come se tutto fosse normale. Il sistema era attuato in particolare dagli addetti alla vigilanza del municipio e delle scuole. Curata nei minimi dettagli anche “l’organizzazione” dei turni di notte: uno vidimava per tutti e se ne tornava a casa come gli altri, la mattina successiva la stessa operazione toccava ad uno dei colleghi. Il blitz di stamattina è durato diverse ore. Il materiale raccolto è al vaglio degli inquirenti. Alla vista dei militari dell’Arma amministratori, sindaco Mozzillo in primis, e dipendenti comunali sono letteralmente sbiancati. Li comprendiamo. Ad Orta di Atella quando al Municipio arrivano le gazzelle dei carabinieri c’è il terrore: non si sa mai a chi vanno a prelevare.
Mario De Michele