La mannaia della Corte dei Conti si abbatte sull’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Salvatore Del Prete. L’ex primo cittadino è stato condannato, assieme agli assessori e ai consiglieri dell’epoca, condannato al risarcimento dei danni nei confronti del Comune stesso per l’approvazione della delibera n. 19 del 2006 per il riconoscimento di debiti fuori bilancio per 1.572.301 di euro. Gran parte della somma derivava dal pagamento di 1.389.867 euro alla ditta che allora svolgeva il servizio di raccolta dei rifiuti urbani, in base al lodo arbitrale del maggio 2006. Secondo i giudici contabili gli amministratori non avrebbero potuto finanziaria il debito attraverso un mutuo presso la Cassa depositi e prestiti, in quanto la normativa non consente agli enti locali di ricorrere all’indebitamento per finanziarie spese correnti, come il servizio di igiene urbana, ma solo per spese di investimento. Il più colpito dalla sentenza della Corte ei Conti è l’ex sindaco Del Prete, che dovrà versare nelle casse del Comune, a titolo di risarcimento, ben 20.915 euro. L’allora vicesindaco Massimo Lavino se l’è cavata, si fa per dire, con 7.315 euro. Circa mille euro in meno (6.274) dovrà sborsare Pasquale Iovinella, all’epoca presidente del consiglio comunale. Il suo vice, Dario Santillo, deve risarcire la somma di 4.788 euro. Identico “trattamento” per gli ex assessori Salvatore Del Prete, Rosa Minichino, Nicola D’Ambrosio e Giuseppe Mozzillo. Tutti dovranno versare 5.535 euro a testa. Più esigue le cifre a carico degli allora consiglieri comunali Angelo Brancaccio (attuale sindaco), Giovanni Sorvillo, Domenico Iovinella, Giuseppe D’Ambrosio, Carmela Capuano e Stanislao Cicatiello, che sono costretti a “cacciare” 1.395 euro cadauno. Gli allora amministratori dovranno restituire alle casse comunali un totale di circa 70mila euro. Il sindaco Brancaccio ha già provveduto a notificare agli interessati (lui compreso) la richiesta di pagamento delle somme che ognuno dovrà sborsare così come sentenziato dalla Corte dei Conti.

Mario De Michele

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