Ieri sera è arrivata l’ufficialità sulla riapertura delle indagini riguardanti il caso giudiziario di Cinzia Marino, la 42enne parrucchiera di Capua che fu trovata da due giovani nel gennaio del 2016, senza vita e con la schiena fratturata in più parti, in una vasca nell’ex zuccherificio di Capua. È stato il gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Alessandra Grammatica, che ha rigettato la richiesta di archiviazione presentata dal pm Marta Correggia, accogliendo il ricorso presentato dal legale della famiglia Marino, avvocato Alessandro Barbieri. Nella motivazione del provvedimento firmato dal gip si legge “le indagini appaiono incomplete e che al fine di appurare l’effettiva dinamica degli eventi, risultando dagli atti che è astrattamente possibile anche una ricostruzione alternativa della vicenda, il Pm dovrà esperire le attività investigative sollecitate dall’opponente, nonché le eventuali ulteriori indagini che si dovessero rendere necessarie all’esito”. È stato fissato a sei mesi il termine del compimento delle nuove indagini. “Spero che il lavoro di rilettura delle indagini fatto dalla difesa possa essere utile alla Procura”. Questo è quanto affermato dall’avvocato Alessandro Barbieri.

 

 

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