“Dal 1993 ho sempre deciso io chi dovevano essere i sindaci di Gricignano d’Aversa, Orta di Atella e Succivo, Comuni in cui ero capozona per conto di Peppe Russo, numero 3 del clan Schiavone dopo Francesco ‘Sandokan’ Schiavone e Walterino Schiavone”. Al processo “Il Principe e la Scheda Ballerina” in corso al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dove Nicola Cosentino è imputato per reimpiego di capitali illeciti con l’aggravante mafiosa, il pentito Orlando Lucariello lancia dure accuse alle tre amministrazioni del Casertano. Ad Orta di Atella il nostro uomo era il sindaco Angelo Brancaccio (attualmente in carica)”.
Il pentito ha parlato di un appalto per la ristrutturazione di una scuola dato alla ditta collegata ai Russo dal Comune di Gricignano, quindi della Gmc, la società mista creata dai fratelli Orsi, imprenditori legati ai Casalesi, (Michele Orsi fu ucciso dai killer di Giuseppe Setola), con il Comune di Gricignano tra il 1999 e il 2000, quando sindaco era Lettieri. “Peppe Russo mi disse, su consiglio di Nicola Cosentino, che bisognava buttarsi nel settore dell’immondizia per fare soldi facili. Così creammo, grazie al sindaco Lettieri, il ‘consorzio’ (la Gmc) con cui avemmo gli appalti per la raccolta dei rifiuti prima a Gricignano, poi ad Orta di Atella. Ogni mese ci venivano dati in contanti dall’ azienda 3-4 mila euro”.