“Maria Assunta Gaudio è sconvolta da ciò che è accaduto, visto che tutto è stato così veloce. A colpirla, ci ha detto, sono state soprattutto le immagini choc diffuse dalla televisione sui tragici fatti di Dacca”. Così Vincenzo Cappello, sindaco di Piedimonte Matese , che ieri sera ha incontrato la Gaudio, moglie di Vincenzo D’Allestro, in compagnia dell’assessore regionale Sonia Palmeri. I due rappresentanti istituzionali si sono recati ad Alife a casa dei genitori della donna. “Il dolore di Maria Assunta è immenso – dice Cappello – ma lo sono anche l’affetto e la vicinanza della famiglia, che l’hanno circondata e tutelata da ogni interferenza esterna, compresa quella dei giornalisti. In questo momento i familiari di Vincenzo hanno bisogno solo di serenità”. Sull’eventualità di proclamare il lutto cittadino Cappello continua a ribadire che “ci vorranno ancora dei giorni per capire quando la salma tornerà a Piedimonte; ci saranno prima, probabilmente, funerali di Stato. Siamo in attesa di comunicazioni ufficiali, poi dopo decideremo; in ogni caso già Piedimonte è in lutto ed è vicina ai parenti di Vincenzo”. Della famiglia dell’uomo nessuno ha voluto parlare; l’unica testimonianza arriva da Lucio Galano, uno dei soci titolari della Gitex, l’azienda tessile di Acerra in cui Vincenzo D’Allestro lavorava insieme alla moglie. “Ci conoscevamo da 25 anni, era un amico più che un dipendente” ricorda Galano. “Era arrivato a Dacca – prosegue – due giorni prima dell’attentato per incontrare Nadia Benedetti (altra vittima degli attentatori bengalesi, ndr), nostra fornitrice, e sabato mattina sarebbe dovuto partire per la Cina per incontrare altri fornitori; ci siamo sentiti telefonicamente il giorno prima della tragedia per parlare di come stavano andando i suoi incontri, poi gli ho inviato un altro messaggio, ma non mi ha risposto; probabilmente era già stato ferito a morte. Vincenzo era un uomo di altri tempi; la sera spesso si tratteneva a lavoro, e mi chiamava quando io era già a casa per parlarmi di questioni aziendali. Di lui mi fidavo ciecamente, per questo a lui abbiamo affidato il delicato compito di tenere rapporti con i fornitori in tutto il Mondo, in particolare India e Bangladesh; sapevo che agiva solo per il bene dell’impresa. Mi mancherà tantissimo, con lui se ne va un uomo pieno di passione ed entusiasmo”.