Piedimonte Matese- Un Martedì (in Albis) davvero…. in bianco presso il convento di S.Maria Occorrevole, senza alcuna funzione religiosa nemmeno all’aperto. Il  meteo, tra l’altro, lo consentiva.  Gli effetti- post sisma hanno creato una serie di danni oggetti di  verifiche tecniche (da ultimo quello del 28 febbraio) da cui  è emerso un quadro di criticità  ma anche di soluzioni per rendere fruibile almeno in parte  la chiesa e la struttura religiosa- punto di riferimento nel Sud Italia e così cara ai matesini e specie ai Piedimontesi che hanno i privilegio di una pasquetta locale  prolungata dopo quella  fissata in via generale. Ma è davvero così grave la situazione logistica post-terremoto? Ieri  molte persone, specie giovani e famiglie, sono salite sul monastero percorrendo come tradizione l’antico sentiero che conduce al convento ed alla chiesa caratterizzata da una bellissima abside affrescata( attività di culto cessate e noviziato trasferito in Puglia) : per convinzione e per  necessità visto che  il comune di Piedimonte Matese  emanato un’ordinanza di divieto di transito veicolare , solo per la giornata di oggi,  e di una serie di divieti di sosta intorno alla Torre campanania anch’essa con lesioni.   Un provvedimento quello dell’amministrazione comunale   che si apre con un velo di nostalgia, di ciò che fu (“ per tradizione e consuetudine per il martedì in  albis, negli anni precedenti in località S.Maria Occorreveole si tenevano celebrazioni e festeggiamenti, con un’affluenza notevole di visitatori e pellegrini provenienti da comuni viciniori e da altre località campane….”) e richiamando i danni delle scosse telluriche ai fini delle disposizioni in materia di transito. Ma fino a quando sarà interamente  non fruibile ? Sono così gravi i danni tali da inibire ogni funzione di culto?  “Il Convento e la Chiesa di Santa Maria Occorrevole necessitano in alcuni punti opere di puntellamento e sostegno. Quest’ultima- si legge nel comunicato dopo la visita del “Governatore” Caldoro insieme al deputato ed ex sindaco Carlo Sarro- sarà fruibile previa individuazione di un accesso alternativo e chiusura della navata laterale di sinistra. In ogni caso, agli antichi edifici francescani siti in località Monte Muto, sarà necessario applicare strumenti di monitoraggio per verificare l’evolversi delle lesioni”. Già nella prima scheda di accertamento dopo il sisma   furono indicati una serie di interventi(opere di puntellamento di sostegno) per allentare la gabbia della perdurante infruibilità del complesso :  durante il sopralluogo congiunto(fine febbraio con una verificata più accurata) i tecnici constatarono la mancata attuazione di alcune delle soluzioni suggerite . Fino a quanto questo?

Michele Martuscelli

 

 

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