ALIFE/DRAGONI – Formalizzato nella mattinata di ieri, 3 gennaio 2017, quanto preannunciato nei giorni scorsi dal Comitato Pro Ponte. Informata dunque anche la Procura della Repubblica della mancata riapertura del Ponte Margherita, nonostante la dichiarazione di transitabilità rilasciata dai professionisti di Bolzano incaricati di effettuare le prove di carico al viadotto. Prove autorizzate regolarmente dalla Provincia di Caserta (ente gestore del bene) che oggi pare non voglia tenerne conto dei risultati positivi al tal punto che sta procedendo con la gara di appalto, in programma per il 9 gennaio l’apertura delle offerte economiche. Il Comitato “segnala alla Procura della Repubblica […] il fondato rischio che venga negata l’immediata apertura del ponte al costo di circa 20mila euro, spendendo circa € 500.000 per lavori, oltre spese generali per circa € 200.000, per complessivi €700.000, previsti dal progetto della Provincia di Caserta, finanziato interamente dalla Regione Campania, per ottenere la riapertura alle medesime condizioni, con l’aggravante di doverlo dismettere e demolire tra due anni, per consentire così la realizzazione di una nuova infrastruttura che lo sostituisca, con una previsione di costo pari a circa 8 milioni di euro, già inseriti nella programmazione di fondi pubblici previsti dal Patto per il Sud. Si evidenzia che l’ammontare del finanziamento di € 700.000 può essere proficuamente utilizzato per la risoluzione delle effettive problematiche del Ponte Margherita, e dunque per la sua riapertura definitiva con piena funzionalità, senza dover impegnare e spendere inutilmente notevoli risorse pubbliche per la realizzazione di un nuovo ponte non necessario”. Questo si legge nel documento inviato anche al Genio Civile di Caserta a cui si segnala: “che il progetto presentato dalla Provincia di Caserta per ottenere l’autorizzazione sismica propedeutica alla realizzazione dei lavori al Ponte Margherita, come evidenziato dalle risultanze degli studi, delle prove di carico e delle analisi strumentali effettuate, nonché dalla dichiarazione di transitabilità, prevede interventi non pienamente coerenti con le reali necessità e criticità strutturali del ponte, di fatto configurandosi come un insieme di lavorazioni che non sono risolutive degli aspetti che destano maggiori preoccupazioni e non assicurano un miglioramento sostanziale delle condizioni di sicurezza per un’infrastruttura strategica per il territorio, qual è il Ponte Margherita, destinandolo, quindi, irrimediabilmente alla demolizione ed alla previsione di costruzione di un nuovo ponte”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui