Camera di consiglio per decidere l’acquisizione di 5 nuove intercettazioni telefoniche tra Rosanna De Novellis, cognata del boss dei Casalesi Antonio Iovine, e un affiliato Ernesto De Luca. I giudici del prima sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presidente Gianpaolo Guglielmo, hanno deciso di rinviare a lunedi’ prossimo la requisitoria del pubblico ministero Alessandro Milita sulla posizione di 81 imputati accusati di estorsioni, consumate e tentate, riciclaggio di denaro sporco, intestazione fittizia di beni e altri reati aggravati dal metodo mafioso.
Si tratta del maxi processo sodali e familiari del boss Iovine, catturato il 17 novembre del 2010 a Casal di Principe dopo 15 anni di latitanza, attualmente detenuto nel carcere di Badu ‘e Carros, in Sardegna, al 41 bis. Le discussioni degli avvocati sono previste dal 2 al 10 maggio, data in cui potrebbe essere emessa la sentenza a carico di 81 imputati. Prima che i giudici entrassero in camera di consiglio, hanno chiesto la parola due donne imputate nel procedimento, Teresa e Carmela De Luca, rispettivamente zia e madre di Mario Iovine, figlio del fratello del boss Iovine. La prima e’ accusata di ricettazione e intestazione fittizia di beni per essersi intestata un caseificio ad Aprilia, in provincia di Roma. La donna ha spiegato ai giudici che quel denaro era suo e non proveniva dalle casse del clan. Carmela De Luca, accusata di ricevere stipendio mensile dalla camorra, ha giustificato l’entrata di denaro come denaro che tutti i figli le davano perche’ lei percepiva una pensione di 400 euro al mese. Hanno fatto dichiarazioni spontanee anche Francesca Iovine, figlia del defunto Carmine, fratello del boss di San Cipriano d’Aversa e di Rosanna De Novellis (la cognata ripudiata dalla famiglia perche’ aveva deciso di rifarsi una vita dopo la morte del marito) e Andrea Garofalo, oltre ad Armando e Giuseppe De Chiara, imprenditori nel settore del marmo e titolari dell’impresa Euromarble di Teverola, che hanno dichiarato di essersi intestati dei beni della De Novellis in buona fede solo perche’ lei aveva chiesto loro un favore. Tra gli imputati liberi ci sono anche la moglie del boss Enrichetta Avallone e la sorella Anna Iovine.