CASERTA – Il vicario della Questura di Caserta, Luigi Botte, e’ stato promosso questore. E’ il secondo primo dirigente campano a ricevere la piu’ ambita delle promozioni per un poliziotto: quella di questore. Con Botte infatti e’ stato promosso anche il vicario della Questura di Napoli, Antonio Borrelli. Luigi Botte, casertano, ha svolto buona parte della sua carriera di poliziotto nella Questura di Napoli. Fiuto da investigatore vecchia maniera, Botte ha diretto diverse sezioni della squadra mobile di Napoli. Uomo anticamorra, dotato di grande intelligenza investigativa ha condotto numerose operazioni importanti contro i clan verso la meta’ degli anni Ottanta.
Poi il trasferimento alla Questura di Caserta dove ha diretto tutti i piu’ importanti uffici. Grande amore per la famiglia, che tradisce solo per l’altro grande amore: l’Inter. Nel suo ufficio i ricordi piu’ importanti, gli scudetti, le Coppe fino al sogno di Madrid, quando a maggio di tre anni fa i nerazzurri hanno conquistato l’ambita Champions. E’ stato dirigente della squadra mobile, ha dato la caccia ed ha arrestato alcuni dei piu’ importanti capi della Camorra casalese, killer, trafficanti di droga. Poi ha diretto l’ufficio anticrimine, successivamente l’Ufficio di gabinetto, praticamente la terza carica piu’ importante di una Questura. Infine il salto a vicario e a numero due dell’importante Questura casertana.
La Questura di Caserta oggi e’ in festa anche per la promozione a primo dirigente del vicequestore Davide Della Cioppa, che guida l’importante commissariato di frontiera di Castelvolturno. Il dottore Della Cioppa ha svelato il mistero delle due donne -madre e figlia- sparite come nel nulla circa nove anni fa dalla loro villetta di Baia Verde a Castelvolturno. Un giallo che continua in quanto sulle due donne uccise e poi nascoste in una intercapedine della villa di famiglia, e’ ancora buoi pesto. Ma il commissariato di Castelvolturno, con il neo primo dirigente, e’ entrato in tutte le inchieste di camorra che hanno riguardato la zona del litorale domizio, in collaborazione con la squadra mobile di Caserta. L’intera zona soffre non solo dei problemi atavici di ampie zone del casertano e cioe’, la presenza della Camorra casalese, ma anche per la forte e agguerrita presenza della mafia nera che gestisce un vasto giro di traffico di droga, tra eroina, cocaina e hashish. Promosso primo dirigente anche il capo della squadra mobile di Avellino Paolo Iodice. Dalla Questura di Napoli il dottor Iodice e’ stato trasferito alla Questura di Avellino un anno fa circa per assumere l’importante incarico di numero uno della squadra mobile. Della Cioppa e Iodice, con Francesco Licheri, Clelia Gravina e Vincenzo Gioia sono vicequestori campani promossi primo dirigente.