“I Comuni di Villa di Briano e Casal di Principe erano controllati dal clan dei Casalesi attraverso i sindaci Raffaele Zippo e Cipriano Cristiano, tanto che Nicola Schiavone mi disse che non ci sarebbero stati problemi ad ottenere le autorizzazioni per la costruzione del Centro Commerciale ‘Il Principe'”. E’ quanto ha dichiarato il collaboratore di giustizia Roberto Vargas al processo in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) che vede imputato l’ex sottosegretario Nicola Cosentino per il reato di reimpiego di capitali illeciti con l’aggravante di aver agevolato il clan dei Casalesi in relazione alla costruzione del complesso commerciale (mai realizzato) che doveva essere edificato tra i comuni di Casal di Principe e Villa di Briano. Vargas, ex fedelissimo di Nicola Schiavone, figlio del boss Francesco “Sandokan” Schiavone, rispondendo alle domande del pm della DDA di Napoli Fabrizio Vanorio, ha spiegato che in particolare “al Comune di Casal di Principe Nicola Schiavone comandava, e ciò grazie al sindaco Cristiano che i vertici del clan dei Casalesi hanno interamente appoggiato alle elezioni comunali del 2007 da lui vinte, e ad una serie di altre persone”. Vargas, parlando delle elezioni comunali a Casale del 2007, ha raccontato che “era facile fare campagna elettorale a Casal di Principe; noi del clan la facevamo porta a porta, ci presentavamo ai capifamiglia e indicavamo il nome di Cristiano sindaco e degli altri consiglieri che ci interessavano, presenti soprattutto nella liste di Forza Italia e in quella collegata di mio cugino Michelangelo Madonna. Nessuno poteva dirci di no, tanto che la lista di Michelangelo ottenne 1200 voti e due assessorati”. L’esame è stato sospeso e riprenderà il prossimo 4 giugno.