Un bagno ferragostano nella vasca di Diana e Atteone immortalato da una foto scatena una nuova polemica, peraltro tutta “social”, attorno alla Reggia di Caserta. Protagonista una donna non identificata che verso le 18 di ieri si sarebbe tolta i vestiti tuffandosi per pochi istanti nella vasca, approfittando del fatto che la custode presente era a qualche decina di metri di distanza. “La donna – spiega Enzo Zuccaro, addetto stampa della Reggia – si sarebbe tuffata per un attimo giusto per farsi fotografare per poi uscire alla vista della custode. Comunque non è il caso di enfatizzare un episodio che in questi giorni di metà agosto si è ripetuto in altri monumenti italiani, come la Fontana di Trevi”. Tra l’altro nessun custode sembra aver assistito alla scena, tanto che qualche dipendente che ieri era in servizio è caduto dalle nuvole, parlando anche di “fake” o di “notizia pilotata ad arte per accendere le solite polemiche sulla Reggia”. Al di là comunque della veridicità di quanto accaduto ieri, resta il vecchio e dibattuto problema della scarsa vigilanza del Parco Reale, presidiato quotidianamente da sette custodi per turno. In particolari giornate in cui si prevedeva un afflusso record, come la scorsa Pasquetta, è stato rafforzato il contingente dei custodi in servizio; i risultati sono stati positivi sebbene dei ragazzi siano comunque riusciti a salire in cima alla cascata della fontana di Diana e Atteone, a dimostrazione che la stessa estensione del Parco, con i suoi prati, i viali, le vasche e i boschi, non consente un controllo capillare e costante. Al suo rientro dalle ferie il direttore Mauro Felicori potrebbe rimettere mano all’organizzazione del lavoro come più volte richiesto dai sindacati. (

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