E’ scontro tra le organizzazioni sindacali e il consorzio C.I.T.E. A seguito della disposizione del Tribunale del lavoro di Santa Maria Capua Vetere in merito al reintegro di 4 dipendenti. I sindacati contestano aspramente i provvedimenti adottati dal consorzio nei confronti dei lavoratori, in quanto sostengono che a questi viene impedito di svolgere regolarmente il proprio servizio.
“Assurdo quanto sta accadendo sui cantieri di Capodrise e Recale – denuncia il Fiadel – Clamoroso il comportamento utilizzato dal Consorzio C.I.T.E., assume i lavoratori reintegrati dal Giudice Schiavoni del Tribunale del Lavoro di S. Maria C.V., ma gli impedisce di firmare e soprattutto di lavorare. Una disposizione di difficile interpretazione quella determinata dal Consorzio C.I.T.E., soprattutto se si considera che attualmente continua ad utilizzare lavoratori a tempo determinato. Eppure di recente aveva licenziato due operatori, cosiddetti stagionali, un’azione anche questa discutibile in quanto avvenuta in coincidenza dell’scrizione, da parte di quest’ultimi, alla F.I.A.D.E.L., suscitando i ragionevoli dubbi del caso. Insomma ricapitolando, il Consorzio C.I.T.E. preferisce retribuire lavoratori, reintegrati dal Giudice del Tribunale del Lavoro, senza farli lavorare, licenzia due lavoratori a tempo determinato, i quali nel frattempo avevano acquisito il diritto al tempo indeterminato, e nello stesso tempo, impiega personale a tempo determinato per effettuare servizi di raccolta. Una scelta che, apparentemente, può apparire come uno spreco di risorse economiche dell’azienda ma che in realtà supponiamo nasconda dell’altro, oltre all’atto discriminatorio praticato dall’azienda ai danni dei lavoratori reintegrati e a quelli licenziati di recente. Per questa ragione, allo scopo di provare a far luce sulla vicenda, abbiamo inviato una richiesta di incontro alla Prefettura di Caserta, proclamando lo stato di agitazione, segnalando l’episodio ai Comuni interessati, alla Guardia di Finanza di Caserta e all’Ispettorato Territoriale del lavoro di Caserta. Non escludiamo di estendere la tematica anche ad altre autorità”.