ALIFE – Ordinanza illegittima. Così il Tar Campania(quinta sezione) con una sentenza breve, o meglio in forma semplificata, ha annullato un’ordinanza adottata dall’amministrazione comunale di Alife nel 2010. Il provvedimento in questione emesso dal dirigente dell’area assetto del territorio ed ambiente imponeva ad un privato di rimuovere dei rifiuti abbandonati in località San.Michele sul terreno di proprietà di alcuni privati .
L’ordinanza è stata annullata( altri motivi non sono stati accolti) per carenza di istruttoria e di motivazione , il dirigente cioè si è limitato solo a “registrare” l’attribuzione catastale dell’area su cui sorgevano i rifiuti accatasti senza un’indagine più approfondita.” L’ordine di rimozione dei rifiuti- hanno scritto i giudici- presenti sul fondo può essere rivolto al proprietario solo quando ne sia dimostrata almeno la corresponsabilità con gli autori dell’illecito per avere cioè posto in essere un comportamento , omissivo o commissivo a titolo doloso o colposo , dovendosi escludere che la norma configuri un’ipotesi legale di responsabilità oggettiva. Discende da tanto la illegittimità degli ordini di smaltimento come quello in esame indiscriminatamente rivolti al proprietario di un fondo in ragione della sua mera qualità ed in mancanza di adeguata dimostrazione da parte dell’amministrazione procedente sulla base di un’istruttoria completa e di un’esauriente motivazione dell’imputabilità soggettiva della condotta..”. Ad assistere il ricorrente , Guido Fossa, gli avvocati Raffaele Iodice e Franco Cobianchi . Il comune non si è costituito in giudizio ed è stato condannato a pagare 1000 euro oltre a maggiorazioni se dovute. Insomma amministratori emettete ordinanze con cautela e soprattutto con una adeguata motivazione .
Michele Martuscelli