Nella tarda serata di ieri, personale del commissariato di Castel Volturno interveniva in località Pinetamare, all’interno dell’impianto sportivo Ninos ove poco prima si stava disputando una partita di torneo di calcio a cinque amatoriale tra giovani provenienti da quel territorio e loro coetanei residenti nel giuglianese. In particolare, si accertava che nel corso dell’incontro si erano registrate alcune tensioni tra i giocatori, al punto che l’arbitro aveva dovuto interrompere la partita.
Poco dopo, all’esterno dell’impianto, un giocatore della squadra locale, Marchesano Agostino di anni 41 dirigente di una società di spedizioni internazionali, era stato aggredito da alcuni giovani della compagine ospite, riportando una ferita lacero contusa al capo, provocatagli con un cosiddetto “tirapugni” e giudicata guaribile in 7 giorni, come successivamente diagnosticato da sanitari della clinica Pineta Grande di Castelvolturno, ove era stato trasportato da personale del servizio 118. Nella circostanza un altro giocatore, pure residente in Castelvolturno, Venza Massimo di anni 43, era stato minacciato dal medesimo gruppo con una pistola, poi risultata essere a salve. Subito dopo i giovani aggressori si allontanavano dal luogo a bordo delle proprie autovetture, esplodendo alcuni colpi in aria. Nel corso del sopralluogo venivano rinvenuti n. 4 bossoli a salve. Ininterrotte indagini, durate tutta la notte, condotte dalla squadra mobile diretta dal vice questore Angelo Morabito, recatosi personalmente sul posto e dagli agenti del commissariato di Castel Volturno diretti dal vice questore Davide della Cioppa consentivano di identificare l’autore in un giovane ventenne facente parte di una comitiva composta prevalentemente da giovani provenienti dalla provincia napoletana e, in particolare, da Giugliano in Campania, con i quali il Marchesano e la sua squadra (composta unicamente da locali) avevano appena disputato una partita valevole nell’ambito di un mini torneo di calcetto indetto da un organizzatore di castel volturno. In base al racconto della vittima, dopo un accenno di lite in campo, l’arbitro dell’incontro sospendeva la partita con un lieve anticipo rispetto al previsto tempo regolamentare, invitando tutti i giocatori a raggiungere gli spogliatoi, all’uscita dei quali alcuni componenti della squadra ospite, tra cui il marchesano, erano vittime di una sorta di imboscata da parte di un folto gruppo di giovani componenti della compagine giuglianese, aiutati da altri compagni all’uopo fatti sopraggiungere. Nel corso dell’aggressione, uno del gruppo di giovani componenti la compagine giuglianese aveva esploso alcuni colpi di arma da fuoco, poi risultati essere stati esplosi da una pistola a salve. Gli investigatori con non poche difficoltà riuscivano a rintracciare presso le ripettive abitazioni tutti i componenti della compagine giuglianese che venivano quindi condotti presso il commissariato di Castel Volturno ove Daniele Iannicelli di anni 22 veniva individuato come il responsabile delle lesioni arrecate al merchesano agostino colpendolo con il c.d.”Pugno di ferro” altrimenti meglio noto come “noccoliera”. Alla luce di quanto accertato, lo iannicelli, che e’ difeso dall’avvocato impradice del foro di Napoli, veniva tratto in arresto e trattenuto presso le locali camere di sicurezza per essere sottoposto a giudizio direttissimo. Sono comunque in corso ulteriori indagini al fine di chiarire le posizione di altri partecipanti ai fatti in argomento.