Il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Ivana Salvatore ha concesso gli arresti domiciliari nel Comune di Roma al 21enne Cesare Cipriani, indagato dalla Procura sammaritana (pm Giuliana Giuliano, ndr) per il reato di tentato omicidio in relazione al ferimento avvenuto il 13 luglio scorso a Pescopagano di due cittadini ivoriani, episodio che ha scatenato la rivolta degli immigrati e la successiva reazione dei residenti. Il giudice ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato di Cipriani Giovanni Zannini. Con il 21enne risulta indagato anche il padre Pasquale che però fu scarcerato pochi giorno dopo il fatto perché gli inquirenti non erano certi della sua partecipazione al cruento episodio. Lunedì scorso i due italiani si confrontarono con le due vittime nell’incidente probatorio tenutosi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere; l’unico testimone oculare del ferimento, un cittadino ghanese residente a Pescopagano, si alzò in piedi e indicò in Cesare Cipriani la persona che avrebbe sparato mentre il 37enne Yusif Baba, colpito alle gambe, affermato che c’era solo il giovasne Cipriani in auto; l’altro amico ferito, il 30enne Gyan, ha riferì invece di non aver visto nulla essendo di spalle.