Centinaia di persone hanno partecipato ai funerali di Tommaso Cestrone, “l’angelo custode” della Reggia di Carditello, stroncato a soli 48 anni da un malore nella notte della vigilia di Natale. Il corteo funebre è partito verso le 16.00 dalla sua abitazione, traversa Mongolfiera di via Stellato, diretto alla chiesa madre di San Prisco. Tantissimi i rappresentanti e i componenti delle associazioni impegnate nell’opera di recupero e valorizzazione del monumento, tra cui Agenda 21, Libera, Comitato don Diana e la Protezione civile di Santa Maria Capua Vetere e San Tammaro.
Presenti anche molti politici e amministratori locali. Tra i tanti manifesti di cordoglio spicca quello del Consorzio generale di bonifica del bacino inferiore del Volturno, ente proprietario della Reggia, a dimostrazione dell’impegno profuso negli anni da Cestrone per “custodire” questo inestimabile patrimonio storico e architettonico. Nella chiesa, gremita e con molte persone in piedi, è stato posto un piccolo cartello davanti alla bara con la scritta: “Vigilanza, Umiltà, Gioia e Disponibilità”. Tommaso accudiva i suoi animali e poi vegliava sulla Reggia di Carditello, difendendola dal degrado e dai malintenzionati. Un uomo che ha cercato di combattere contro l’indifferenza della burocrazia fino all’ultimo istante della sua vita. La notizia della sua prematura scomparsa ha sconvolto la società civile di Terra di lavoro. Sui social network non si contano più i messaggi di solidarietà alla sua famiglia e di ricordo per un uomo che nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento per i volontari impegnati nella salvaguardia del Real sito di Carditello. Ciao, Tommaso. Non ti dimenticheremo.