SAN MARCO EVANGELISTA – “Stamane non potrò essere fisicamente all’aeroporto di Ciampino ad attendere l’arrivo di Silvestro Vanore, ferito giovedì scorso in Afghanistan mentre era in Missione di Pace per conto del nostro Governo, ma, io sarò lì presente con la mente e mi terrò in contatto permanente con la moglie di Vanore, la signora Maddalena Ferraiuolo”.
È quanto ci ha dichiarato telefonicamente il primo cittadino di San Marco Evangelista, Gabriele Cicala, che, fra l’altro, conosce molto bene il sergente dell’8° Reggimento bersaglieri ed i suoi familiari. La ridente cittadina alle porte della Città capoluogo conta poco più di6.400 abitanti ed è naturale che in Città si conoscano un po’ tutti. Il sindaco Cicala è stato il primo a portare il suo sostegno al giovane bersagliere, papà di un bimbo di circa due anni che non vede l’ora di riabbracciare dopo che era stato in licenza lo scorso mese di giugno. “La missione delle Nazioni Unite in Afghanistan” – ha fra l’altro affermato la fascia Tricolore – “è una missione di successo, è una missione di cui qui in Italia non si parla molto. perché in fondo ogni attività dove non si registrano incidenti mortali non desta clamori. Il buon governo, la sicurezza e la stabilità durature non vendono giornali” – ha sottolineato Cicala – “di conseguenza, l’attenzione da parte dei media è per così dire tiepida. Noi, invece, sappiamo benissimo che il lavoro dei nostri uomini e donne in quella parte sperduta dell’Asia, è fondamentale affinché il Paese non cada di nuovo in mano all’oscurantismo fondamentalista dei talebani. Noi tutti” – ha aggiunto Cicala – “condividiamo le ragioni del dovere che hanno portato i nostri ragazzi e il sergente Vanore ad operare in Afghanistan e dovunque ci sia stato bisogno di affermare il primato della Pace in aree così devastate dall’odio messo in atto da ampi gruppi terroristici. Siamo concretamente vicini agli uomini ed alle donne delle nostre Forze Armate, alle loro famiglie ed all’Esercito. Aspetto” ha concluso Cicala – “l’arrivo di Silvestro in Città e gli tributeremo, come Amministrazione comunale, un’accoglienza degna di un Eroe”.
Nunzio De Pinto