Carlo Pascarella
SAN PRISCO. Anche tornare a casa dopo aver assistito alla partita della squadra del cuore a casa di un amico diventa rischioso. Lo è stato per un ventunenne di San Prisco, Roberto Conte, che l’altra sera alle 23, mentre rincasava a piedi e si trovava in via Copernico, è stato affrontato da due delinquenti in motocicletta, entrambi con il casco ed uno armato di rivoltella. Lo hanno bloccato e minacciato con una frase emblematica e sempre efficace in queste circostanze: “Dacci i soldi o sei morto”. Il giovane, per evitare sanguinose ritorsioni non ha abbozzato la benché minima reazione, ed è stato obbligato a consegnare il portafogli, contenente 50 euro, e il cellulare. I criminali sono poi scappati in direzione Appia, verso Santa Maria Capua Vetere. Erano le 23, non c’era molto traffico e, facilitati dal fatto di essere in moto, sono stati abili nel “volatilizzarsi”. La vittima ha allertato la polizia della questura e le volanti si sono messe alla ricerca dei fuggitivi, di cui però non esiste una descrizione. La vittima del colpo, che a quanto pare era stato da un amico per assistere ad una partita di calcio, ha saputo solo dire agli investigatori che i due viaggiavano su una moto Honda modello Sh di colore nero. Le prime ricerche non hanno sortito l’effetto sperato. Per questi reati che avvengono attraverso un’interazione con la vittima, come gli scippi e le rapine, talvolta, è possibile disporre di utili informazioni sugli autori dei raid, sulle loro caratteristiche demografiche, sul modo in cui operano e con quali mezzi.