“La Camera Penale di S. Maria C.V. respinge con sdegno le accuse ingiuste ed infondate diffuse nella giornata di ieri attraverso alcuni organi di stampa on-line”. E’ duro il comunicato diramato dall’istituzione dei panlisti del foro sammaritano in relazione alle polemiche in difesa del tribunale che rischia la chiusura per problemi di agibilità. “Sostenere un “dietrofront” della Camera Penale sulle iniziative da intraprendere e mettere in dubbio il suo concreto impegno in difesa della sopravvivenza del Tribunale si S. Maria C.V., è del tutto in contrasto con la realtà dei fatti. Chi ingiustamente lo afferma dimentica, o strumentalmente finge di farlo, che proprio la Camera Penale, nel corso di un’assemblea tenutasi qualche mese fa, ha manifestato, per prima, la ferma volontà dell’avvocatura di difendere l’identità storica e territoriale del nostro Foro ed ha assunto iniziative in tal senso indicendo un’astensione di tre giorni proprio su questo tema. Un impegno concreto e fattivo, portato avanti con forza e determinazione da mesi, viene invece tendenziosamente messo in dubbio con affermazioni, a nostro avviso incomprensibili, circa i modi e i tempi di una conferenza stampa che la Camera Penale ha, in ogni caso, già deliberato di indire. La conferenza stampa avrà luogo dopo l’assemblea, già fissata per il prossimo 28 aprile, nella quale si dibatterà sugli esiti dell’incontro che si terrà presso il Ministero della Giustizia, incontro al quale parteciperanno, come già è accaduto in precedenza, anche i rappresentanti della Camera Penale. Parlare di un “dietro-front”, dunque, non risponde assolutamente alla realtà dei fatti. La Camera Penale non intende improvvisare, ma ha deciso di posporre la conferenza stampa alla celebrazione dell’assemblea al solo scopo di esprimere la volontà e gli intenti dell’avvocatura che rappresenta. E ciò, secondo i più elementari principi di democrazia interna. Solo all’esito di in confronto, ampio e costruttivo, saranno individuate e decise, e successivamente rese note alla stampa, le concrete e ulteriori iniziative che la Camera penale intraprenderà in difesa del Tribunale di S. Maria C.V.. Ed è evidente che il dibattito deve necessariamente precedere la conferenza stampa e non può essere contestuale alla stessa come, invece, in modo del tutto illogico, si è affermato. La sopravvivenza del nostro Tribunale va difesa con i fatti e con iniziative serie, concrete e condivise, non con esternazioni personali e autocelebrative. Stupisce ed addolora dover invece constatare che, in un momento in cui la criticità della situazione richiederebbe compattezza ed unitarietà, si getta ingiustificatamente discredito sull’avvocatura con strumentalizzazioni finalizzate soltanto all’acquisizione di visibilità e consenso”.