L’avvocato Vittorio Giaquinto, difensore del consigliere regionale Angelo Polverino, ha chiesto al Tribunale del Riesame l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare che, lo scorso 7 novembre, ha portato il suo assistito in carcere nell’ambito dell’inchiesta su un appalto milionario concesso dall’Asl Caserta alla ditta di Angelo Grillo. Grillo per gli inquirenti è vicino al clan Belforte di Marcianise. Giaquinto ha sostenuto che le uniche accuse nei confronti del suo cliente arrivano dal collaboratore di giustizia Giuliano Pirozzi e non sono suffragate da altri elementi di indagine o ulteriori dichiarazioni. Del resto – stando a quanto ricostruito – anche il vicecoordinatore vicario del Pdl nel corso dell’interrogatorio di garanzia aveva parlato di “illazioni di avversari politici che volevano danneggiarlo”.

Per l’accusa, invece, Polverino è il regista dell’operazione. Il riesame si pronuncerà entro il 23 novembre. Discusso in giornata anche il ricorso presentato dai legali dell’ex sindaco di Caserta Giuseppe Gasparin. Per la difesa Gasparin è estraneo ai fatti contestati e anzi le sue denunce sarebbero state alla base dell’avvio dell’inchiesta.

 

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