SANTA MARIA A VICO – A seguito di articolata attività d’indagine, gli uomini della Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Maddaloni raccoglievano numerosi indizi relativi allo svolgimento di un’organizzata attività di spaccio di sostanze stupefacenti posta in essere da una coppia di coniugi di S. Maria a Vico. In particolare, emergeva che il pregiudicato De Lucia Antonio era solito ogni sera raccogliere il provento della illecita attività di spaccio, custodendolo presso la propria abitazione e, nella mattinata, con la complicità della di lui moglie Mennillo Maria, effettuare la preparazione delle dosi di stupefacente da smerciare in luoghi isolati di S.Maria a Vico.
Alla luce di quanto accertato, questo ufficio, nella mattinata di ieri, predisponeva una perquisizione domiciliare a sorpresa presso l’abitazione dei predetti. Giunti in loco, gli uomini del Commissariato, nonostante il ritardo con cui il De Lucia consentiva l’ingresso nell’abitazione, riuscivano a bloccare la Mennillo all’interno del bagno, probabilmente nell’intento di disfarsi della sostanza stupefacente; immediatamente la donna veniva sottoposta a perquisizione, mediante personale femminile, al cui esito si rinveniva, occultata all’altezza dell’ombelico, una dose di sostanza stupefacente del tipo cocaina, all’interno di un involucro di cellophane termosaldato.
Pertanto la perquisizione veniva estesa a tutta l’abitazione e, nonostante l’occultamento, veniva rinvenuto un altro involucro di cellophane contenente cocaina, per un totale di circa 14 grammi, un barattolo di colore bianco risultante contenere sostanza da taglio, due bilancini elettronici di precisione entrambi funzionanti, un cucchiaio tagliato a metà ed un colino di colore giallo, tutti oggetti presumibilmente utilizzati dal De Lucia per il confezionamento dello stupefacente, oltre a banconote di vario taglio, ammontanti a circa 4500 euro, della cui provenienza gli arrestati non erano in grado di fornire alcuna spiegazione ed a una scatola contenente 49 proiettili a salve. Inoltre, è stata significativa la scoperta, nell’abitazione, di un sofisticato sistema di videosorveglianza, ovviamente illegale in quanto riprendente luoghi di pubblico passaggio, che, anche con telecamere notturne, consentiva agli arrestati di controllare, dalla camera da letto, entrambe le vie d’accesso esterne dell’abitazione e che, unitamente a tutto il materiale suindicato, è stato posto in sequestro.
Su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura di S. Maria C.V., i predetti, dopo le incombenze di rito, venivano tradotti presso le Case Circondariali di S. Maria C.V. e di Pozzuoli, ove rimarranno a disposizione dell’A.G. competente