CASERTA – E’ terminata intorno alle 13.30 la protesta dei lavoratori dell’articolazione casertana del Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta . I dipendenti in mattinata hanno bloccato il traffico in via Giannone a Caserta, davanti alle sede del Consorzio, creando parechi disagi alla circolazione; un lavoratore inoltre è salito sull’impalcatura del palazzo attiguo, un secondo invece si è portato successivamente sul cornicione della stessa sede. Sono così intervenuti i vigili del fuoco con un telone gonfiabile.
Il blocco è stato rimosso solo quando alcuni alcuni funzionari della Questura sono riusciti a convincere i due dipendenti a mettersi al sicuro rientrando negli uffici. La protesta di stamani, originata dalle retribuzioni arretrate, quattro, e dall’incertezza sul futuro del Consorzio – la cui attività dovrebbe cessare il 31 dicembre prossimo – e degli stessi lavoratori, segue quella di ieri organizzata davanti alla prefettura per l’arrivo della Commissione Parlamentare sul Ciclo dei Rifiuti. Un’altra parte dei lavoratori ha invece bloccato le operazioni alla discarica Marruzzella di San Tammaro (Caserta); il sito è stato bloccato anche stamattina ma poi la protesta è rientrata. “I lavoratori – spiega il segretario provinciale della Uil-Trasporti Gianfranco Spanò – si aspettavano delle risposte già ieri ma non hanno avute su alcun fronte. Sono stremati. Aspettiamo un segnale anche dalla Provincia di Caserta”. “La colpa è anche dei Comuni soci del Consorzio – spiega Giovanni Ciaramella, coordinatore provinciale della Fp-Cgil e dipendente del Cub – che già non pagano le loro quote non permettendo all’ente di erogare regolarmente gli stipendi; poi ci sono alcune amministrazioni, come Sant’Arpino e Castel Morrone, che sono fuoriuscite dal Consorzio ma hanno assorbito solo una parte degli poerai del Cub già in servizio, assumendo altre persone, e con ciò violando la legge e il contratto collettivo nazionale Federambiente. Come sindacati non firmeremo alcun accordo, ma abbiamo già denunciato queste condotte alla Corte dei Conti per danno erariale e alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere”. “La Protezione civile deve subito sborsare i 13 milioni che deve al Cub – afferma Raffaele Maietta, segretario provinciale della Fp-Cgil – l’assessore regionale Romano ci aveva dato la sua parola. A Caserta il Consorzio lavora e gli operai non vengono pagati; a Napoli il Cub non ha alcun Comune da servire eppure i lavoratori ogni mese ricevono lo stipendio”.