Continuano le operazioni di smantellamento della ex centrale nucleare di Sessa Aurunca. Ieri pomeriggio è partito per Brescia, un primo carico. Il primo pezzo del rotore da 55 tonnellate sarà trasportato verso un sito di riutilizzo del metallo. Terminato lo smantellamento completo del rotore da quattrocento tonnellate di ferro, rame, acciaio, operazione che dovrebbe durare in tutto quattro giorni, si procederà allo smontaggio della turbina dell’impianto, una delle operazioni più complesse. E successivamente si farà spazio per le lavorazioni e la realizzazione del terzo deposito per lo stoccaggio del materiale di bassa e media radioattività. Ma per il momento si è solo l’inizio, da smantellare resta tantissimo in un impianto con 262.970 tonnellate di materiale convenzionale e 5.180 tonnellate di sostanze radioattive destinate al deposito nazionale, da realizzare. Un passo alla volta verso il processo di smantellamento totale. La centrale fu chiusa prima ancora del referendum sul nucleare per motivi di sicurezza dopo il terremoto, i lavori di smantellamento partirono nel 2012 e si prevede che finiranno nel 2026. Fu costruita nel 1964 e la progettazione della struttura in cemento fu affidata a Riccardo Morandi. Prima di chiudere ha funzionato per 14 anni.