Beni immobili, ville e terreni, del valore di circa due milioni di euro, riconducibili al boss del clan dei Casalesi Antonio Iovine, detto “o’ ninno”, da qualche mese collaboratore di giustizia, sono stati sequestrati dai carabinieri del Nucleo Operativo di Caserta, guidato dal tenente colonnello Alfonso Pannone. Il sequestro è stato emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della DDA di Napoli. Gli immobili sequestrati al boss pentito Antonio Iovine, ex capo dell’omonima fazione del clan dei Casalesi, sono complessivamente sette. Si trovano nei Comuni di Aversa (Caserta), Casal di Principe (Caserta) e Nonantola (Modena). É stato lo stesso Iovine a parlarne nel corso dei suoi primi interrogatori. Uno degli immobili è intestato a Benedetta Borrata, una delle giovani donne che accudiva Iovine da latitante e che è stata arrestata dopo la cattura del boss, avvenuta nel novembre del 2010. L’operazione è stata coordinata dai pm antimafia di Napoli Antonello Ardituro, Cesare Sirignano e Alessandro D’Alessio.


 

 

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