CASERTA – Alle ore 09.00 odierne, personale della Squadra Volante della Questura di Caserta, diretta dal V. Questore Agg. dr Riccardo Di Vittorio, traeva in arresto, per lesioni, resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento e rifiuto di fornire le proprie generalità, un cittadino senegalese a nome DIAKHATE Makhtar, nato in Senegal il 13.08.1975, residente in S.Nicola la Strada (CE).
In particolare alle ore 08,00 circa odierne, la pattuglia della Squadra Volante, nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo disposti dal Questore per arginare il fenomeno degli extracomunitari che sostano nelle principali intersezioni cittadine offrendo servizi di pulizia vetri e vendita di mercanzia varia, notava in questo Viale Carlo III, all’altezza dell’impianto semaforico sito all’incrocio con via Regalone, tenimento del Comune di Caserta, una persona di colore intenta ad esercitare attività di lavavetri e vendita di fazzolettini, per cui provvedeva al controllo del soggetto, sia per accertarne la regolare posizione sul territorio nazionale che per elevare la contravvenzione prevista da specifica ordinanza del Sindaco di Caserta.
Alla richiesta di documenti di identità lo stesso riferiva di non esserne in possesso e di non avere neanche il permesso di soggiorno e subito cominciava ad agitarsi e ad inveire contro gli operatori, che venivano colpiti da sputi, al fine di eludere il controllo.
Visto ciò, il personale operante provvedeva immediatamente a bloccare l’extracomunitario e ad accompagnarlo presso gli uffici della Questura, per gli accertamenti di competenza.
Qui il fermato rifiutava di dichiarare le proprie generalità e cominciava a dare in escandescenza, inveendo ulteriormente nei confronti degli operatori che, nel tentativo di riportarlo alla calma, venivano aggrediti con calci e pugni dall’extracomunitario che, nella circostanza, danneggiava un computer presente in ufficio, scaraventandolo con forza contro gli operatori, che riuscivano ad evitare di essere colpiti.
Per le ragioni esposte la persona veniva tratta in arresto e poiché continuava ad agitarsi oltre ogni ragionevole motivo, veniva richiesto l’intervento di personale medico del 118 che, gli somministrava del calmante, anche al fine di evitare che lo stesso potesse procurarsi lesioni personali.
Dell’arresto veniva data notizia al P.M. di turno che disponeva il trattenimento nelle camere di sicurezza in attesa del giudizio per direttissima disposto nella giornata di domani. La persona veniva identificata tramite accertamenti AFIS espletati presso il Gabinetto di Polizia Scientifica, dai quali nulla emergeva a proprio carico.