CASERTA – Si e’ insediato questa mattina il nuovo capo della squadra mobile di Caserta, vicequestore Alessandro Tocco. Prende il posto del vicequestore Angelo Morabito promosso dirigente dell’importante commissariato di frontiera di Gioia Tauro (Reggio Calabria). Alessandro Tocco ha acquisito una grande esperienza contro la criminalita’ organizzata in particolar modo contro il clan dei casalesi avendo ricoperto fino a ieri non solo il ruolo di vicecapo della Squadra mobile ma anche quello di dirigente della sezione distaccata a Casal di Principe della Mobile casertana.

Il nuovo capo della Squadra mobile e il dirigente che lo aveva preceduto si sono dati il cambio simbolicamente nell’ufficio fino a ieri di Angelo Morabito, alla presenza di tutti i vertici della questura di Caserta e dei poliziotti della Squadra mobile e della sezione distaccata di Casal di Principe. Il questore Giuseppe Gualtieri ha ringraziato nel corso del suo intervento Angelo Morabito per il lavoro svolto in 3 anni da dirigente della Squadra mobile. Il questore ha ricordato innanzitutto l’arresto del superlatitante Michele Zagaria, capo della cosca dei casalesi, ricercato da 15 anni. Troppo lungo l’elenco degli arresti e delle indagini condotte da Morabito. “Angelo raccoglie il frutto del suo lavoro durato 3 anni. Ha operato con grande abnegazione, sacrificando tutto se stesso per raggiungere gli obiettivi prefissati e cio e’ la cattura dei latitanti, dei killer, dei piu’ pericolosi camorristi del clan dei casalesi”, ha detto Gualtieri. “Appena arrivato a Caserta ho cercato di fare gruppo, di fare squadra e di proseguire in linea con il cosiddetto modello Caserta. Non ho rimpianti perche’ ritengo di avere fatto tutto cio’ che andava fatto. Lascio una Squadra mobile affiatata e forte, nelle mani di un dirigente cresciuto sul campo e dotato di grande fiuto investigativo e abnegazione per il lavoro”. Con il questore Gualtieri, a salutare il nuovo dirigente e l’arrivederci del vecchio capo della Squadra mobile, c’erano il vicario Luigi Botte, il capo di gabinetto, Olimpia Abbate, il dirigente dell’ufficio personale Elena Monaco, il capo dell’anticrimine Pio Russo, i funzionari della Squadra mobile Mario Vola, e Antonio Sepe, il dirigente della Digos Enzo Palmiero.

 

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