Dopo due rinvii per questioni formali, è iniziato oggi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) il processo a carico dell’ex presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, imputato per il reato di tentata concussione ai danni dell’ex manager dell’Asl di Caserta Paolo Menduni. Con Romano sono sotto processo anche l’ex consigliere regionale Ncd Eduardo Giordano e l’avvocato Francesco Pecorario. Nell’ambito della stessa inchiesta, il quarto indagato che aveva scelto il rito abbreviato, il giornalista Giuseppe Perrotta, è stato assolto il primo dicembre scorso. Per la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha coordinato le indagini Romano, abusando della sua carica e con il concorso degli altri indagati, avrebbe più volte contattato Menduni minacciando, anche attraverso articoli di stampa, ispezioni e controlli della Regione Campania presso l’Asl qualora non avesse accolto le sue richieste relative alla nomina interna all’Asl di una persona a lui vicina. Oggi l’avvocato di Romano, Nicola Garofalo, ha eccepito davanti al collegio presieduto da Roberta Carotenuto il difetto di competenza per territorio, “dal momento – spiega il legale – che le condotte ritenute illecite si sarebbero consumate a Napoli dove è la sede del Consiglio Regionale, e non a Capua, nel Casertano, dove Romano risiede. Per noi dunque il giudice competente è quello di Napoli” conclude Garofalo. Sulla questione, e su altre presentate oggi, il collegio scioglierà la riserva nell’udienza dell’otto giugno prossimo.

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