Matese- I comuni ritorno all’attacco : chiedono di nuovo il riconoscimento dello stato di emergenza a seguito delle settimane “sismiche” che hanno e stanno punteggiando la vita delle comunità del Matesino.
E “reiterano” l’istanza, tramite gli uffici regionali della protezione civile al governo centrale competente per la decisione circa la presenza delle condizioni che legittimano tale richiesta con la conseguente serie di meccanismi “straordinari” di intervento per far fronte ai danni ed alle criticità registrate o in corso di valutazione. La richiesta, in tale direzione, già è stata effettuato all’indomani del primo “campanello” sismico di fine dicembre con la scia di danni al patrimonio immobiliare pubblico, privato ed ecclesiale-religioso (molte chiese sono inagibili ancora) ma ha incontrato il “no” quasi perentorio degli uffici regionali che istruiscono e filtrano la pratica agli organi ministeriali o meglio al dicastero nazionale della protezione civile : “evento significativo ma non eccezionale” è stato qualificato e, con queste proporzioni quantitative e “qualitative” come evento, la regione dovrebbe confermare il rifiuto.
Michele Martuscelli