”Abbiamo visto la morte in faccia”. Forse queste parole fotografano meglio di altre lo stato d’animo degli abitanti di Piedimonte Matese, in provincia di Caserta, uno dei comuni-epicentro del sisma magnitudo 4.9 che questa sera ha fatto tremare la terra in Campania. ”Sembrava di essere tornati al 23 novembre 1980, per fortuna e’ durata poco, ma la paura e’ stata tanta”. É questo il ritornello che di bocca in bocca ripetono gli abitanti. Testimoni raccontano scene di panico soprattutto all’uscita delle chiese dove erano in corso le funzioni vespertine: ”Ci siamo buttati fuori tutti insieme, si è creata una calca per fortuna ordinata”.

Proprio la chiesa di Ave Gratia Plena, un edificio del ‘600, sembra aver riportato qualche danno come il crollo di alcuni stucchi. Il tutto, però,in un contesto che, al momento, non sembra segnalare particolari criticità. Sono in corso verifiche in alcuni stabili di via Aldo Moro, zona popolare del centro, dove vengono segnalate alcune crepe nelle mura. I residenti hanno spontaneamente abbandonato lo stabile. Il Comune ha messo a disposizione per la notte la struttura coperta del mercato, ma molti hanno gia’ fatto sapere che vogliono trascorre la notte nelle proprie case o al più nelle auto.

Intanto a scopo precauzionale sono stati evacuati due reparti dell’ospedale di Piedimonte.

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